SILOS Sistema Informativo Legge Opere Strategiche

Porti e interporti

PORTI E INTERPORTI / Hub Interportuale Porto di Cremona (ex Nuova conca di accesso al porto di Cremona)

SCHEDA N. 145

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Costo
  • Dati monitoraggio
  • Dati delibere CIPESS o Allegati infrastrutture ai DEF
Quadro finanziario

Quadro finanziario al 31/08/2023

Localizzazione
Cup
SISTEMA INFRASTRUTTURALE

Porti e interporti

Soggetto titolare

Azienda Regionale per i Porti di Cremona e Mantova

Descrizione

Il progetto prevede la costruzione di una nuova conca di accesso al porto di Cremona, indispensabile per assicurare la funzionalità del porto stesso, in quanto il progressivo abbassamento dell’alveo del Po rende inutilizzabile, per periodi sempre più lunghi nel corso dell’anno, l’attuale conca (costituita dalla conca originaria, risalente agli anni ’60, e dalla relativa avanconca, entrata in servizio nel 1981 per ovviare agli iniziali succitati abbassamenti), precludendo così anche l’accesso al canale navigabile Milano-Cremona-Po. La conca costituisce il fulcro di un centro intermodale, unico in Italia a disporre anche della modalità d’acqua. L’intervento include opere che riguardano la struttura della conca vera e propria ed opere di rimodellamento dei canali di accesso di monte e di valle (c.d. “mandracchi”). In particolare, il progetto prevede anche opere elettromeccaniche e impianti elettrici, nonché la realizzazione di un impianto idrovoro di sollevamento dell’acqua, destinato anche ad assolvere alla duplice funzione di attingere acqua dal fiume, alimentando il bacino artificiale del porto in caso di carenza delle altre fonti di approvvigionamento idrico, e di far defluire l’acqua in eccesso dal medesimo bacino portuale in caso di emergenza. Per consentire la funzionalità del porto anche durante la fase di esecuzione dei lavori, è prevista la realizzazione di una conca posta davanti all’avanconca esistente e denominata pre-avanconca. L’intervento è unico in Italia per le caratteristiche costruttive ed operative.

PNRR-PNC

No

Opera commissariata

No

Dati storici

1980

L’Azienda regionale per i porti fluviali di Cremona e Mantova, istituita con legge regionale n. 21/1980, come modificata con legge regionale n.1/1983, subentra al Consorzio del canale Milano-Cremona e acquisisce il progetto dell’opera già esistente, provvedendo, in seguito, la proseguire l’iter procedurale per giungere al progetto esecutivo ed al successivo appalto dei lavori.


1994
L’indispensabilità dell’intervento emerge anche da un apposito studio, commissionato nel 1994 dal Consorzio del canale Milano-Cremona, per valutare, tra l’altro, l’evoluzione dei fondali del Po a Cremona.
1997

Il Consorzio affida, in data 27 maggio, l’incarico di predisporre il progetto preliminare della nuova conca.


1999

Il progetto viene rimesso al committente il 5 agosto.


2000

Il 25 gennaio il Consiglio d’amministrazione del Consorzio approva il progetto preliminare.


2001

La delibera CIPE 121/2001 include all’allegato 1, tra gli “Hub interportuali”, l’intervento denominato “Conca di accesso e attrezzature porto di Cremona”, del costo complessivo di 57,8 Meuro.


2003

Nell’Intesa Generale Quadro tra Governo e Regione Lombardia, sottoscritta l’11 aprile, figura, l'intervento figura nell’ambito degli “Hub interportuali”.
L’Azienda regionale per i porti fluviali di Cremona e Mantova trasmette la domanda di pronuncia di compatibilità ambientale al Ministero dell'ambiente ed al Ministero per i beni culturali, inviando copia del progetto preliminare e del SIA anche alle altre amministrazioni ed enti interessati.
Il progetto trasmesso prevede un’ipotesi di variante, denominata “variante gennaio 2003”, che in realtà rappresenta una proposta di aggiornamento progettuale, la quale tiene conto dei mutamenti intervenuti nel quadro di riferimento rispetto all’epoca di redazione del progetto iniziale e mira a limitare l’impegno dei suoli interessati dagli interventi, evitando così di coinvolgere le aree sensibili.
La Regione Lombardia, con Delibera di Giunta n. VII/13823 del 25 luglio, formulato parere favorevole in merito al progetto preliminare, nonché alla compatibilità ambientale ed alla localizzazione dell’opera, subordinatamente al recepimento di prescrizioni ed indicazioni, che dovranno trovare riscontro in sede di progetto definitivo e per le quali la Regione “procederà ad una specifica verifica di ottemperanza e riservandosi – in ogni caso – di formulare, in quella stessa sede, proposte di varianti migliorative non essenziali, finalizzate alla minimizzazione degli impatti”.
L’Azienda Regionale per i Porti di Cremona e Mantova, in qualità di Stazione appaltantante, in data 19 novembre, bandisce la gara per l’affidamento della progettazione definitiva dei lavori per la realizzazione della nuova conca di accesso al porto di Cremona, con opzione per l’eventuale affidamento dei relativi servizi di progettazione esecutiva e coordinamento della sicurezza in fase di progettazione.


2004

L’Azienda regionale per i porti fluviali di Cremona e Mantova, con nota n.27 del 23 gennaio, trasmette il progetto preliminare al Consiglio superiore dei lavori pubblici per la valutazione circa la fattibilità tecnica d’insieme dell’opera e la prosecuzione dell’iter approvativo del progetto.
L’Autorità di bacino del fiume Po, con nota n.2004/PU del 29 marzo, esprime parere di compatibilità con la vigente pianificazione di bacino, formulando la richiesta che, in sede di progettazione definitiva, la quota della soglia di fondo della conca venga determinata sulla base dei prevedibili trend evolutivi del fondo.
Il Ministero per i beni culturali, con nota n. ST/408/14545 del 23 aprile, esprime parere positivo sul progetto preliminare dell’opera, con prescrizioni, fra cui la richiesta di realizzazione di una conca di dimensioni ridotte, come previsto nella già citata ipotesi di variante, al fine di salvaguardare l’integrità della citata area S.I.C.
Il Ministero dell'ambiente, con nota del 19 maggio, trasmette il parere della Commissione VIA, che si è espressa positivamente con prescrizioni e raccomandazioni, ivi inclusa la prescrizione concernente l’adeguamento del progetto definitivo all’ipotesi di “variante 2003”, come definita nel SIA.
In data 26 maggio viene pubblicato nella GUCE il risultato di gara relativo all’affidamento della progettazione definitiva dei lavori per la realizzazione della nuova conca di accesso al porto di Cremona, con opzione per l’eventuale affidamento dei relativi servizi di progettazione esecutiva e coordinamento della sicurezza in fase di progettazione all’A.t.i composto da Compagnie Nazionale du Rhone (capogruppo) e Ing. Roberto Cortesi (mandante).
Il Consiglio superiore dei lavori pubblici, nel voto n.22 reso l'11 giugno, accetta il progetto stesso, previo adeguamento all’ipotesi di “variante gennaio 2003” e individua, quali cambiamenti di cui tener conto nelle fasi successive di progettazione:
- la riduzione da 200 a 120 mt. delle dimensioni della conca, che – mentre nel progetto è organizzata in due vasche di differenti dimensioni – figura ora formata da un’unica vasca che viene posta sulla destra idrografica della conca esistente, con la conseguenza di conservare inalterati sia l’argine maestro di sinistra che l’avanconca e la banchina di approdo;
- l’innalzamento della soglia di fondo della nuova conca da 20,4 a 22,24 mt slm (da definire meglio nel progetto definitivo);
- l’adeguamento del mandracchio con opere di sostegno delle sponde in previsione di un suo progressivo abbassamento in relazione all’andamento dei fondali del Po, senza modifiche alla bocca d’ingresso e di conseguenza senza interessamento delle aree comprese nel S.I.C.(sito d’importanza comunitaria);
- la realizzazione di un maggior numero di posti di attesa e/o sosta per le navi in transito.
Il MIT, con nota del 2 agosto, trasmette la relazione istruttoria concernente il progetto preliminare della “Nuova conca di accesso al porto di Cremona”, proponendone l’approvazione in linea tecnica.
Il CIPE, con delibera n. 100, prende atto dell’iter procedurale e delle indicazioni del MIT, che ritiene opportuno tener conto dei contenuti della c.d. “ipotesi di variante 2003”, proponendo le prescrizioni e le raccomandazioni da formulare in sede di approvazione del progetto. Il soggetto aggiudicatore viene individuato nell’Azienda Regionale per i porti fluviali di Cremona e Mantova, ente regionale di diritto pubblico e la durata delle fasi preliminari all’apertura dei cantieri è stimata in 17 mesi dall’approvazione del progetto preliminare, mentre il tempo di realizzazione delle opere è indicato in 4 anni, sì che la funzionalità dell’opera è prevista per la seconda metà del 2010. L’importo complessivo dell’opera, come individuato nel progetto preliminare redatto nel 1999, ammonta a 61,25 Meuro, di cui 45,4 Meuro per lavori a base d’asta – compresi gli oneri per sicurezza – e 15,8 per somme a disposizione, comprensive – tra l’altro – dei costi per IVA, spese tecniche e collaudi, indagini, allacciamenti e bandi. L’analisi costi–benefici ha rilevato possibili tassi di rendimento collocabili nell’intervallo tra il 10,9 ed il 5,1%. L’adozione dell’ipotesi di variante, secondo il Consiglio Superiore dei lavori pubblici, consentirà la riduzione del costo dell’opera a circa 47 Meuro e la possibilità di definire, con il risparmio realizzato, mitigazioni e compensazioni ambientali non previste dal progetto 1999. Il MIT propone di rinviare alla fase di approvazione del progetto definitivo l’assegnazione di risorse, essendo previsto, tra l’altro , il concorso finanziario della Regione Lombardia, la cui entità è da definire in sede di valutazione dello stesso progetto definitivo. Il CIPE quindi delibera l’approvazione progetto preliminare con le prescrizioni e raccomandazioni proposte dal MIT. L’importo di 61,25 Meuro costituisce il limite di spesa dell’intervento ed è comprensivo del costo delle opere e misure di compensazione ambientale. In sede di esame del progetto definitivo, si procederà ad una puntuale ricognizione delle disponibilità esistenti e, anche in relazione all’entità del contributo che la Regione Lombardia indicherà in apposita Delibera di Giunta, verrà affrontato il problema del completamento della copertura finanziaria, fermo restando che la quota da porre a carico delle risorse destinate all’attuazione del 1° PIS non potrà superare – salvo compensazione – quella indicata nell’allegato 1 alla delibera n. 121/2001.


2005

Il MIT, nell’elenco delle “opere approvate dal CIPE dal 31/10/2002 al 27/05/2005” indica risorse disponibili pari a 1,6 Meuro e quindi un fabbisogno residuo di 59,7 Meuro, diversamente da quanto inserito nel rapporto dove non viene segnalata alcuna disponibilità, come indicato dal CIPE nella delibera n. 100/2004.
Il DPEF 2006-2009 include l’opera “Hub interportuali Porto di Cremona” tra quelle del corridoio 5 (Lisbona – Kiev) indica un costo pari a 61 Meuro, tutti da assegnare, il 2010 quale anno di completamento lavori e la definizione del progetto esecutivo in corso in merito allo stato di avanzamento dei lavori.


2006

L’intervento è compreso nella delibera CIPE n. 130 di rivisitazione del PIS.
Nell’allegato Opere Legge Obiettivo al DPEF 2007-2011 l’opera “Nuova conca di Cremona” è riportata tra le opere portuali e interportuali “affidate”, per un costo di 61,25 Meuro di cui 1,60 disponibili a valere sui fondi della Legge Obiettivo, per il fabbisogno residuo è da definire la richiesta di finanziamento in seguito alla definizione del finanziamento ex L 413/98 (All.2).
Il Rapporto “Infrastruttura Prioritarie” redatto del MIT e aggiornato a novembre, conferma il costo dell’opera la cui copertura finanziaria verrà determinata in sede di progettazione definitiva ed è previsto il concorso finanziario della regione Lombardia. Lo stesso documento indica che, dalla relazione del Commissario Straordinario risulta che il progetto definitivo è stato concluso nell dicembre 2005 e deve essere ancora approvato dal CIPE. Il soggetto aggiudicatore è l’Azienda regionale per i porti fluviali di Cremona e Mantova, ente regionale di diritto pubblico.


2007

La Giunta della Regione Lombardia, con deliberazione del 2 agosto, "dava atto che a seguito della progettazione definitiva della nuova conca di accesso al Porto di Cremona il relativo quadro dei costi di realizzazione si é precisato consistere in 128,7 Meuro, a fronte di euro 61,25 previsti nel progetto preliminare" e "riteneva di NON disporre stanziamenti per la nuova Conca di Cremona" avendo preso atto "dei cambiamenti climatici, del progressivo abbassamento dell'alveo del Po e di ragioni di opportunità connesse al rapporto costi/benefici determinati dagli sviluppi progettuali della nuova Conca di Cremona.


2010
Nell’Allegato Infrastrutture alla DFP 2011-2013 l’opera " Hub Interportuale Porto di Cremona" è riportata nelle tabelle: “1: Programma delle Infrastrutture Strategiche – Aggiornamento 2010”; “3: Programma Infrastrutture Strategiche - Opere non comprese nella tabella 2”. Nella tabella “5: Stato attuativo dei progetti approvati dal CIPE 2002-2010” è riportata con la denominazione “Nuova conca di accesso al porto di Cremona” accompagnata dalla nota del MIT/STM “non strategico x il Sogg. Agg.”
Nella seduta del 4 novembre la Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del D.lgs. 281/97 sancisce l'accordo sull'Allegato Infrastrutture.
Aprile 2011

Nell’Allegato Infrastrutture al DEF 2011 l’opera è riportata nelle tabelle: “1: Programma delle Infrastrutture Strategiche - Aggiornamento aprile 2011” ; “3: Programma Infrastrutture Strategiche - Opere non comprese nella tabella 2”. Nella tabella “5: Stato attuativo dei progetti approvati dal CIPE 2002-2011 (marzo)” è riportata con la denominazione “Nuova conca di accesso al porto di Cremona” accompagnata dalla nota del MIT/STM “non strategico x il Sogg. Agg.”
Dalla rilevazione dell’AVCP sullo stato di attuazione delle opere comprese nel PIS, che si basa sui dati comunicati dal RUP al 31 maggio 2011, risulta che “Trattasi di opera mai affidata, poiché la Giunta Regionale di Regione Lombardia con delibera nr. 5266 del 02/08/2007 avente come oggetto "Sviluppo e potenziamento del sistema idroviario padano-veneto: Determinazioni in merito alla nuova conca di accesso al porto di Cremona", ha deliberato di non ritenere prioritaria la realizzazione della nuova conca di accesso al porto di Cremona e di riservarsi di destinare le risorse a suo tempo programmate per la sua costruzione ad altre opere che più congruamente siano funzionali al raggiungimento dell'obiettivo di sviluppo della navigazione interna, in particolare per quanto attiene la risoluzione delle criticità di navigazione nel tratto tra Cremona e foce Mincio.”


Dicembre 2011

Nell’Allegato Infrastrutture al DEF 2011 (aggiornamento settembre 2011) l’opera è inserita nelle tabelle 1 e 3.
Dalla rilevazione dell’AVCP sullo stato di attuazione delle opere comprese nel PIS, che si basa sui dati comunicati dal RUP al 31 dicembre 2011, rispetto al precedente monitoraggio  non risultano variazioni rispetto al precedente monitoraggio.


Settembre 2012

L'opera è riportata nell'Allegato Infrastrutture-Rapporto intermedio di aprile 2012: allegato 5, quadro riepilogativo degli interventi del PIS.
L'opera è riportata nel 10° Allegato Infrastrutture al DEF 2012 (aggiornamento di settembre 2012): Tabella 0, Programma Infrastrutture Strategiche; Tabella 2, Opere in fase di progettazione del PIS;
Dalla rilevazione dell’AVCP sullo stato di attuazione delle opere comprese nel PIS, che si basa sui dati comunicati dal RUP al 30 settembre 2012, non risultano variazioni rispetto al precedente monitoraggio.


Dicembre 2012

Nella seduta del 6 dicembre la Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del D.lgs. 281/97 sancisce l'intesa sul Programma delle infrastrutture strategiche allegato alla Nota di aggiornamento del DEF 2012 – 10° Allegato infrastrutture.
Il CIPE, con delibera n. 136 del 21 dicembre, esprime parere favorevole sull'Allegato Infrastrutture al DEF 2012.


Giugno 2013

L'intera opera è riportata nell’XI Allegato Infrastrutture al DEF 2013: Tabella A Documento due diligence 1.


Ottobre 2013

L'opera è riportata nell’XI Allegato Infrastrutture al DEF 2013 (aggiornamento di settembre 2013), Tabella 0 - Programma Infrastrutture Strategiche (PIS) Avanzamento complessivo.


Giugno 2014

L'opera è riportata nel XII Allegato Infrastrutture al DEF 2014, Tabella A.1-1 Tabella 0 - Avanzamento Programma Infrastrutture Strategiche.
Nella seduta del 16 aprile la Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del D.lgs. 281/97 sancisce l'intesa sul Programma delle infrastrutture strategiche allegato alla Nota di aggiornamento del DEF 2013 – 11° Allegato infrastrutture.


Dicembre 2014

Il CIPE, con delibera n. 26 del 1° agosto 2014, esprime parere favorevole sull'Allegato Infrastrutture alla Nota di aggiornamento del DEF 2013.
L'opera è riportata nel XII Allegato Infrastrutture al DEF 2014 (aggiornamento di settembre 2014): Tabella 0 – Stato dell’arte e degli avanzamenti del Programma Infrastrutture Strategiche; Tabella 0.1 Il programmatico: le opere in progettazione.


COSTO PRESUNTO (milioni di euro)
Costo al 21 dicembre 2001
57,843
- Fonte: Delibera CIPE 121/2001
Previsione al 30 aprile 2004
61,252
- Fonte: IGQ tra Governo e Regione Lombardia
Previsione al 30 aprile 2005
61,252
- Fonte: Delibera CIPE 100/2004
Costo al 06 aprile 2006
0,000
- Fonte: Delibera CIPE 130/2006
Previsione al 30 aprile 2007
61,252
- Fonte: Delibera CIPE 100/2004
Costo al 30 giugno 2008
0,000
- Fonte: DPEF 2009-2013
Previsione al 30 aprile 2009
0,000
- Fonte:
Previsione al 30 aprile 2010
0,000
- Fonte:
Costo ad aprile 2011
24,000
- Fonte: DEF 2011
Previsione al 30 aprile 2011
0,000
- Fonte:
Costo al 30 giugno 2011
24,000
- Fonte: DEF 2011 (aggiornamento settembre 2011)
Previsione al 31 dicembre 2011
0,000
- Fonte:
Costo al 01 giugno 2012
24,000
- Fonte: DEF 2012 (aggiornamento settembre 2012)
Previsione al 30 giugno 2012
0,000
- Fonte:
Previsione al 30 settembre 2012
0,000
- Fonte:
Costo al 01 dicembre 2012
24,000
- Fonte: DEF 2012 (delibera CIPE 136/2012)
Previsione al 30 giugno 2013
0,000
- Fonte:
Costo al 01 settembre 2013
24,000
- Fonte: DEF 2013 (aggiornamento settembre 2013)
Previsione al 31 ottobre 2013
0,000
- Fonte:
Costo al 01 aprile 2014
24,000
- Fonte: DEF 2014
Previsione al 30 giugno 2014
0,000
- Fonte:
Costo agosto 2014
24,000
- Fonte: Delibera CIPE 26/2014
Costo al 01 settembre 2014
24,000
- Fonte: DEF 2014 (aggiornamento settembre 2014)
Previsione al 31 dicembre 2014
0,000
- Fonte:
Previsione al 31 marzo 2016
0,000
- Fonte:
Previsione al 31 dicembre 2016
0,000
- Fonte:
Previsione 31 maggio 2017
0,000
- Fonte:
Previsione al 31 maggio 2018
0,000
- Fonte:
Previsione al 31 ottobre 2019
0,000
- Fonte:
Previsione al 31 dicembre 2020
0,000
- Fonte:
Previsione al 31 maggio 2022
0,000
- Fonte:
Previsione al 31 agosto 2023
0,000
- Fonte:
QUADRO FINANZIARIO (milioni di euro)
Risorse disponibili al 31 agosto 2023
0,000

0,000
Fonte:

Fabbisogno residuo al 31 agosto 2023
0,000

STATO DI ATTUAZIONE a cura dell'Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC)
PROGETTAZIONE
Livello di progettazione raggiunto
Progettazione definitiva
Conferenza servizi
Non disponibile
Note
Progettazione Esecutiva non eseguita.
Descrizione CIPE Servizio Costo Prog. Interno Importo Lavori Progetto Imp. Gara Imp. Agg. Agg. Nome Data Inizio Data Fine
Progettazione definitiva Esterno 1.500.470,41 1.272.717,55 ATI CNR (Compagnie Nationale du Rhone) - ing. Roberto Cortesi 14/04/2004 24/03/2006

AFFIDAMENTO LAVORI
Stazione appaltante
Codice fiscale stazione appaltante
Codice AUSA
Modalità di selezione
Procedura
Sistema di realizzazione
Appalto integrato
Criterio di aggiudicazione
Fase progettuale a base di gara
Tempi di esecuzione
Progettazione
Lavori
Data bando
Data aggiudicazione
Data stipula contratto
CIG
CUP
CUI
Tipo aggiudicatario
Nome
Codice fiscale
Quadro economico
Importo a base di gara(1)
Importo oneri per la sicurezza
Importo complessivo a base di gara
Importo di aggiudicazione(2)
Somme a disposizione
Importo totale
% Ribasso di aggiudicazione
% Rialzo di aggiudicazione
Note
Trattasi di opera mai affidata, poichè, la Giunta Regionale di Regione Lombardia con delibera nr. 5266 del 02/08/2007 avente come oggetto "Sviluppo e potenziamento del sistema idroviario padano-veneto: Determinazioni in merito alla nuova conca di accesso al porto di Cremona", ha DELIBERATO di non ritenere prioritaria la realizzazione della nuova conca di accesso al porto di Cremona e di riservarsi pertanto di destinare le risorse a suo tempo programmate per la sua costruzione, ad altre opere che più congruamente siano funzionali al raggiungimento dell'obiettivo di sviluppo della navigazione interna, in particolare per quanto attiene la risoluzione delle criticità di navigazione nel tratto tra Cremona e foce Mincio.

1) Importo dei lavori, esclusi oneri per la sicurezza, ed eventualmente della progettazione e di altri servizi o forniture
2) Importo dei lavori e degli oneri della sicurezza ed eventualmente della progettazione e di altri servizi e forniture
NORMATIVA E DOCUMENTAZIONE DI RIFERIMENTO
Legge Regionale n.21 del 22 febbraio 1980
Legge Regionale n.1 del 4 gennaio 1983
Intesa Generale Quadro tra Governo e Regione Lombardia dell'11 aprile 2003
Delibera di Giunta Regione Lombardia n. VII/13823 del 25 luglio 2003
Delibera CIPE 100/2004 del 20 dicembre 2004
Delibera di Giunta Regione Lombardia del 2 agosto 2007